di Pino Morandini
Coordinamento Rete Vita Nascente

E’ ormai unanimemente riconosciuto – del resto, le cifre parlano chiaro – che la bassa natalità nel sistema italiano, per la quale siamo fanalino di coda al mondo, è realtà sempre più radicata e problematica. Le cause sono, naturalmente, molteplici, ma tra di esse primeggiano: il minor numero di donne in età feconda, il calo dei matrimoni (i dati annotano come in generale siano le coppie sposate le maggiori generatrici di figli), e, soprattutto ragioni culturali, che insinuano l’assurda idea secondo la quale il figlio non sia un dono, una risorsa, bensì un limite alla propria indipendenza. Il tutto entro un contesto d’esasperato individualismo, in cui scarseggia la disponibilità ad un impegno a medio o lungo termine,  privilegiando piuttosto la gratificazione immediata.

Eppure – lo testimoniano fior d’interviste, appelli ai politici, in ultima analisi il desiderio del cuore umano – tantissimi giovani desiderano metter su famiglia, diventare genitori, ecc…

E’, questo, il grido accorato di chi rappresenta il futuro della Nazione e chiede semplicemente di essere supportato in quel desiderio grandioso! Perché ogni figlio non è solo un fatto individuale, ma razionalmente un bene collettivo positivo. 

E’, in sostanza, bene comune. 

E ciò non solo perché porta gioia, arricchisce le relazioni, apre il cuore all’accoglienza, ma pure perché ridà dinamicità al Paese, conferisce speranza, rialza l’economia, incrementa il lavoro, insomma tinge di futuro l’intera comunità nazionale.

L’esperienza dimostra che maternità e paternità sviluppano l’intelligenza creativa e opportunità di crescita, inducendo a contemperare il lavoro di cura con gli impegni extradomestici, acquisendo la flessibilità necessaria per gestire gli imprevisti, ecc. 

Insomma, un’OPERA D’ARTE! E CHE ARTE!

Abbiamo tutti il dovere di fare la nostra parte, combinando gli strumenti della politica e della cultura. 

Spetta primariamente alla politica, attesi i mezzi più incisivi a sua disposizione, dar vita a interventi strutturali immediati e di lungo respiro, che invertano davvero la tendenza.

 Vanno superati i forti ostacoli economici, sociali, culturali, psicologici che impediscono la realizzazione del desiderio di maternità e di paternità. Per esempio, rimodellando le politiche familiari (non più mera lotta alla povertà, ma sostegno alla natalità e al soggetto famiglia), ripensando il fisco a misura delle future generazioni, il percorso della scuole e del lavoro, ecc…E calendarizzando le Pdl sull’istituzione della Giornata Vita Nascente già depositate.

Quanto agli strumenti della cultura, come Rete delle Associazione per la Giornata della Vita Nascente, da qualche anno cerchiamo di dare convintamente il nostro apporto (eventi, Festival, ecc.). 

A questo mira il Festival nazionale, che si terrà quest’anno a 

MODENA, SABATO 23 MARZO 2024, DALLE 16 ALLE 18 e 30, presso 

AULA MAGNA CITTA’ dei RAGAZZI VIA TAMBURINI, 96.

Vi aspettiamo con gioia!